Stare sui social è un lavoro
Sui social veniamo spiati in continuazione. Ma non sono i nostri amici, conoscenti o spasimanti segreti a farlo. E nemmeno le piattaforme. O, almeno, non sono solo loro. Parliamo dei recruiter, quelli che lavorano nelle aziende per le quali ci siamo candidati o quelli che scandagliano attivamente alla ricerca di talenti. Ti è venuta l’ansia? Effettivamente, vista in quest’ottica, la cura per come ci comportiamo e cosa pubblichiamo assume tutta un’altra importanza.
In Italia, delle sei ore che in media vengono spese online più di due sono dedicate ai social. E il dato è in crescita. Ma quanti di noi vivono questo strumento come un'opportunità per alimentare il proprio personal branding? In questa puntata parliamo del social media strategist, mestiere che potremmo descrivere come quello del coach di chi vuole fare meglio su Instagram, TikTok e compagnia. Ed è un tema che non riguarda solo le aziende, appunto.
Per chi è in cerca di un lavoro o vuole cambiarlo è importante capire che le tracce lasciate online possono pesare sul giudizio altrui. Il 51% dei recruiter ammette di essere stato influenzato negativamente in merito a un candidato per via di contenuti inopportuni scovati sul suo conto sui social.
Come fare allora per migliorarsi? Non ci sono ricette segrete o scappatoie, quel che è certo è che chi è in cerca di lavoro non può disinteressarsi da quel che fa sui social.
😲Meno ore, stesso stipendio - In Spagna il Consiglio dei ministri ha approvato la riduzione dell’orario di lavoro da 40 a 37,5 ore a settimana. Ora il testo richiede l’approvazione (non scontata) del Parlamento. Dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2025.
💶L’AI che assume - Skillvue, startup italiana attiva in ambito HR, ha raccolto investimenti da 5,5 milioni di euro. Ha sviluppato un sistema per aiutare i recruiter ad analizzare le competenze dei candidati attraverso l’intelligenza artificiale.
🔬 500 milioni per i ricercatori - La presidente della Commissione Europea Ursula von der Layen ha presentato un piano da mezzo miliardo di euro per investire sulla ricerca. Parte dei fondi serve per attirare talenti dall’estero. In particolare dagli USA dove le politiche di Trump - come lo stop alle sovvenzioni federali ad Harvard - preoccupano l’accademia.
“Non avere paura di fallire. Devi avere ragione soltanto una volta”
Drew Houston, imprenditore e fondatore di Dropbox
Abbiamo incontrato Valentina Peracchi, social media strategist
Presentati come se dovessi mandare un vocale di 30 secondi.
Ho 30 anni e ho iniziato a studiare quel che poi sarebbe diventato il mio mestiere nel 2018. Ho fatto una tesi su Instagram in scienza della comunicazione. Mi occupo di strategie social. In poche parole quelle che permettono di raggiungere risultati in termini di business.
Lavori solo su Instagram?
Ho integrato anche TikTok e LinkedIn, ma Instagram è il social numero 1 per creare una community. TikTok funziona invece per la visibilità. Instagram è il posto migliore per farti trovare da persone che ti somigliano.
Come descriveresti il tuo lavoro?
Faccio la mentor che parla a imprenditori, liberi professionisti e micro brand. Insegno a loro come mettere in pratica la strategia. Analizziamo il pubblico di riferimento, i competitor e creiamo insieme contenuti. E poi insegno all’Istituto Pantheon di Milano.
Come sei diventata social media strategist?
Non per gioco. Ho fatto di necessità virtù. Fin dal liceo sono sempre stata interessata al funzionamento dei social. A forza di usare Instagram ho voluto capirne i funzionamenti e dare consigli a chi mi seguiva. Ad esempio ho provato i gruppi di engagement (dove le persone si confrontano su come aumentare like, condivisioni e follower, ndr), ma ho capito che in realtà non erano utili per crescere, perché l’algoritmo penalizza.
Sui social come si fa a essere autentici?
Non sempre devi adeguarti alle tendenze del momento. La tua nicchia sei tu, la decidi tu. Non è la nicchia che ti sceglie. Sei tu che devi creare il tuo ecosistema. Sei tu con le tue condizioni e la tua personalità.
Che percorso suggeriresti per chi vuole fare il tuo mestiere?
Vivere le piattaforme. Non puoi essere uno strategist senza essere attivo. Bisogna fare poi corsi di marketing. Devi capire a chi parla il tuo cliente.
Come organizzi le tue giornate?
Due giorni settimana al mattino mi dedico ai contenuti dei clienti. Il martedì pomeriggio ce l’ho sempre libero per preparare lezioni e fare back-office. Il mercoledì faccio lezione. Anche il venerdì ce l’ho sempre libero, per creare contenuti per me o per fare cose mie. Sabato e domenica sono off.
A work life balance sembri ben messa…
A volte potrei mettere call nelle ore libere, ma poi dico che è il mio momento. Anche perché non è che cazzeggio.
Quanto guadagni?
Da libera professionista ci sono mesi che fai 0 e mesi in cui guadagni di più. L’anno scorso ho sfiorato gli 85mila euro di fatturato della partita IVA forfettaria. Ma non è un risultato che si raggiunge in 12 mesi. Sono quattro anni che sono freelance.
Usi l’intelligenza artificiale nel tuo lavoro?
Mi appoggio a ChatGPT per creare post, didascalie, set di storiy. Chiaro che l’ho educato bene, ci metto sempre del mio. Rielaboro l’output. Tante volte dà cose troppo generali. Lo uso sotto il mio pieno controllo.
Qual è l’errore comune che noti da parte dei professionisti nello stare sui social?
L’errore più comune è sicuramente fare post vetrina. Del tipo, quanto è bello il mio contenuto. Ma non funziona così. Quando crei contenuti devi generare un senso di connessione, devi creare un rapporto con le persone.
Buffer: la piattaforma offre un sistema per pianificare la pubblicazione dei contenuti su tutti i social. Nel mestiere di un freelance che vuole programmare un proprio piano editoriale può velocizzare il lavoro. Grazie poi a un sistema di analisi è possibile valutare le performance. Offre un piano gratuito - con limitazioni - e altre soluzioni su abbonamento.
💼 Social Media Manager @Technogym
Impresa italiana specializzata nel settore wellness e sport
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Almeno quattro anni di esperienza e inglese fluente
📍 Cesena
💼
Product Marketing @ShippyPro
Azienda che opera nel mondo ecommerce e spedizioni
💰 35/45K
🎒 Cinque anni di esperienza, conoscenza di Adobe Creative Suite e Canva
📍 Firenze
💼
Content creator & Social Media specialist @Trento
Azienda di promozione turistica
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Conoscenza di social media management e passione per lo sport
📍 Trento
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