Fare l'insegnante di questi tempi
Quello dell'insegnante è un lavoro che spesso viene descritto come una missione, quasi a voler dire che il compenso sia secondario. Compenso che per un full time non arriva a 1.500 euro lordi come ci ha detto Vincenzo Schettini, prof della Fisica Che Ci Piace intervistato in questa nuova puntata di In Corso.
I professori sono al centro di un cambiamento culturale profondo. Un tempo erano figure autorevoli, rispettate, a cui i genitori chiedevano supporto anche nell’educazione dei figli. Oggi, troppo spesso, si ritrovano isolati, vittime di una pressione crescente da parte di studenti e genitori che non cercano collaborazione, ma semplicemente che “non si dia troppo fastidio ai ragazzi”.
Da anni si parla della fine dell’alleanza educativa tra scuola e famiglia. Un’alleanza che si è incrinata nel momento in cui molti genitori hanno iniziato a preoccuparsi più di proteggere i figli da qualsiasi turbamento, piuttosto che affidarli alla scuola perché li aiuti a crescere davvero.
Il ruolo del prof è quindi in crisi e come se non bastasse si aggiunge la sfida dell’IA. L’opinione diffusa degli esperti è che non sostituirà i professori, ma quelli che non la utilizzeranno rimarranno tagliati fuori. E infatti il 52,4% già la usa come supporto alla didattica e il 21,5% per sveltire i verbali delle riunioni.
Sono quasi 700mila i docenti di ruolo e 200mila i precari. Gli insegnanti di sostegno sono circa 250mila, ma uno su quattro non ha le competenze adeguate. I problemi della scuola non riguardano solo gli insegnanti, ma forse è proprio da loro che si dovrebbe ripartire se vogliamo che le generazioni future abbiano una speranza di orientarsi in un mondo che, diciamocelo, di sicuro non sta diventando più semplice.
🤝 Bonus per assunzioni: Firmati i due decreti interministeriali che favoriscono l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori under 35 e di donne. Rientrano nel decreto Coesione e prevedono esoneri contributivi per le imprese. Si aspetta ora il parere della Corte dei Conti a cui seguirà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
❌ Annunci ai raggi X: Si chiama Fuffannuncio ed è un sito gratuito che permette a chiunque di caricare l’URL di un’offerta di lavoro. L’intelligenza artificiale elabora le informazioni e segnala eventuali red flag. Scarsa trasparenza sullo stipendio, poca chiarezza sulle ore richieste, insomma dà una mano per non farsi fregare.
🆘La prima causa di morte sul lavoro: Ogni anno si registrano oltre 100mila morti per tumori legate all’esposizione a sostanza pericolose negli orari di lavoro. A denunciarlo è l’European Trade Union Institute. Chi rischia di più sono medici, infermieri e sanitari: +10% di possibilità di avere leucemie e tumori rispetto al resto della popolazione.
“Se qualcuno ti offre un'opportunità straordinaria ma pensi di non esserne capace, dì di sì. E poi impara a farcela”
Richard Branson, imprenditore e fondatore di Virgin Group
Abbiamo incontrato Vincenzo Schettini, insegnante e fondatore del progetto social La Fisica Che Ci Piace
Come sei diventato insegnante di fisica?
Mi attraeva molto l’insegnamento. Ho iniziato così a studiare fisica e pensando alla specializzazione mi sono detto che volevo prenderne una che mi avrebbe permesso di fare il professore. Ero molto, molto deciso da questo punto di vista. Pochissimi prendevano quella specializzazione, perché volevano fare i ricercatori. Io invece proprio no.
Qual è stata la prima volta che hai fatto un video in classe?
Il primo video che ho realizzato non lo riesco a collocare nel tempo. Ero a Noci (vicino a Bari, ndr) in un istituto professionale e stavo facendo una lezione sull’attrito viscoso. L’esperimento del foglio aperto e del foglio chiuso che cadono. La classe era particolarmente stanca, forse era la sesta ora. Conoscevo Facebook da pochissimo e così ho detto a uno studente di filmarmi mentre facevo l’esperimento. Tutti si sono messi a ridere: era una cosa strana. Ho pubblicato il video, ha destato molto interesse e ho capito che i social sarebbero stati potenti per la cultura.
Cosa suggerisci a chi vuole insegnare?
Suggerisco di non farsi schiacciare dalla burocrazia scolastica. Faccio riferimento al mio caso nella scuola pubblica: è ancora molto legata all’incasellamento, alle riunioni, al produrre carte. E continuano ad aumentare. Questo lo potrebbe confermare qualsiasi insegnante. Penso sia una trappola che toglie linfa e voglia di fare le cose. Chi vuole insegnare si deve avvicinare con un cuore pulito.
Quanto guadagna un docente in Italia?
In Italia un full time può non toccare i 1500 euro lordi al mese. Un part time prende ovviamente meno.
Un’alternativa potrebbe essere quella di andare a insegnare all’estero?
Tante volte me l’hanno proposto. Anche perché parlo inglese e questa cosa mi ha affascinato. Ma io resto al momento molto legato all’Italia, penso di poter dare ancora tanto alla scuola pubblica.
Preparare lezioni e fare contenuti: sono attività separate o dalla prima deriva la seconda?
Ci sono cose in comune e differenze. Oriento la creazione di contenuti verso cose che non spiegherei in prima battuta in classe. Ci sono invece lezioni che non voglio trasformare in lezioni online, magari perché troppo tecniche e complesse. In alcuni casi c’è sovrapposizione: penso agli esperimenti, che superano l’idea della classe.
Usi l’intelligenza artificiale nel tuo lavoro?
Onestamente no. Ho preso ormai un’abitudine nel fare le cose. Quando pubblico online scrivo io i testi, mi viene spontaneo. Uso invece molto il dettatore vocale, quello mi aiuta. Non escludo in futuro di usarla, sono convinto che esplorando nelle possibilità mi potrebbe essere utile.
Pensi possa essere un rischio per gli studenti o sono più gli aspetti positivi?
È un rischio per quelli più piccoli mentre è una opportunità per quelli più grandi. In un video ho parlato di ChatGPT: per i primi penso sia un freno, una prigione per la loro creatività; chi ha già un metodo di studio, è già strutturato, può invece ricavarne grandi opportunità.
Cosa ti piace di più del tuo mestiere?
Ci sono tanti impulsi ed è sempre molto vario.
E di meno?
Ritorno sulla burocrazia scolastica, io che faccio il docente part time. Sento questa pressione: un professore deve gestirla, non la si può togliere schioccando le dita. Ma spesso si perde tempo in chiacchiere inutili. Bisognerebbe puntare sull’estro dell’insegnante, sulla sua creatività. Non uniformarsi alla burocrazia di un linguaggio scolastico che ti ammazza.
Evernote: è un sito che, tra i diversi servizi, offre anche quello di trascrizione vocale dei documenti. Utile ad esempio in ambito scolastico quando bisogna preparare lezioni o verifiche. Grazie all’intelligenza artificiale permette di realizzare riassunti e parafrasi e di trascrivere il parlato di un video.
Alcune posizioni aperte che sembrano interessanti:
💼 Insegnante @Piccola Università Italiana
Scuola di lingua italiana per studenti internazionali
💰 fino a 1800 euro al mese
🎒 Certificazione insegnamento dell'italiano a stranieri e partita IVA
📍 Trieste
💼
Junior Innovation Specialist @Moleskine
Azienda che vende prodotti per il lavoro come agende e zaini
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Capacità nel design thinking e inglese fluente (scritto e parlato)
📍 Milano
💼
Content manager @Unobravo
Azienda che offre sedute di psicoterapia online
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Competenze SEO e nella creazione di contenuti
📍 Da remoto
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