Fare l'attore è diventato un dramma?
11.577 €
La retribuzione media annua di un lavoratore nello spettacolo (dato 2024)
-13%
Il calo del numero degli attori in Italia dal 2023 al 2024
70%
La percentuale di persone al momento senza occupazione nel mondo dello spettacolo
😨 L’allarme di Klarna sull’IA - Secondo il Ceo della fintech europea Sebastian Siemiatkowski l’intelligenza artificiale produrrà una recessione a causa della perdita di lavoro tra i colletti bianchi. L’azienda ha ridotto il personale da 5.500 a 3000 dipendenti negli ultimi anni.
💶 L’IA migliora lo stipendio - Vero anche che chi sa usare l’intelligenza artificiale guadagna già oggi di più. Secondo un report di PwC le posizioni che richiedono queste competenze sono cresciute del 7,5 % rispetto al 2024. E chi le ha guadagna il 56% in più rispetto a un suo collega a digiuno di IA.
🎭 Spiraglio per il cinema? - Dopo mesi di scontri e accuse una delegazione di attori ha incontrato il ministro della Cultura Alessandro Giuli che ha firmato un provvedimento correttivo sul tax credit. Il movimento “Siamo ai titoli di coda” ha accolto la novità così: «Possiamo seppellire l’ascia di guerra».
“Questa professione viene costruita con sacrifici e soprattutto studio continuo. Non basta una vita, bisogna cercare, sempre e con onestà, di regalare al pubblico emozioni, a volte con il sorriso, altre con la lacrima”
Leo Gullotta, attore e comico
Abbiamo incontrato Filippo Caccamo, attore e comico
Ci racconti il tuo percorso di comico?
Io ho fatto un percorso inverso rispetto agli influencer: ho iniziato a recitare giovanissimo in oratorio, davanti a circa 7 persone. Sono poi passato da Zelig e Colorado e successivamente ho debuttato sui social raccontando prima, da studente, il mondo universitario e poi, da insegnante, quello della scuola. Da lì sono riapprodato al teatro e ora sono in tour da tre anni, con circa un centinaio di date l’anno. Ho poi anche recitato in due film, scritto un libro per Mondadori e quest’anno sono arrivati anche LOL Talent Show e Comedy Match con Katia Follesa.
Oggi comici si diventa per forza di cose andando virali sui social?
Non per forza, credo che ognuno possa trovare il mezzo più adatto per esprimersi e non devono essere per forza i social. Certo, se usati bene, aiutano.
Qual è la gavetta che bisogna fare?
Come in tutti gli ambiti, bisogna imparare il mestiere. Un conto è fare un video e caricarlo su Instagram, un conto è sostenere uno spettacolo di due ore davanti a centinaia di persone. Bisogna calcare i palcoscenici e acquisire il mestiere e, per i video, acquisire la capacità di scrittura dei contenuti.
Come nasce uno sketch? Prendi appunti, ti segni le idee sul cellulare?
Arriva all’improvviso, mi passa per la testa e me lo segno subito. L’idea è immediata, poi bisogna trasformarla in una narrazione comica che regga a seconda del mezzo utilizzato, che sia un video social, un passaggio a teatro o televisivo.
Perché secondo te la stand up comedy sta avendo particolare successo in Italia da qualche tempo?
Perché è crollato il vecchio "sistema Zelig" e la stand up comedy ha intercettato un pubblico, quello dei giovani, che aveva bisogno di una ventata di freschezza.
Hai un rituale o un anti-stress prima degli spettacoli?
Come diceva il grande De Sica, controllare la braghetta perché, una volta usciti sul palco, non la puoi più sistemare.
Politica e istituzioni oggi fanno abbastanza per sostenere arte e teatro? Cosa dovrebbero fare dal tuo punto di vista?
Non è mai abbastanza. A mio avviso, bisognerebbe ripartire dai piccoli centri: nelle grandi città il discorso è facile. Bisogna fare più cultura a partire dalla dimensione della provincia e dei piccoli centri.
L’algoritmo ha il senso dell’umorismo secondo te o non sempre premia le cose originali?
L’algoritmo non ha il senso dell’umorismo, premia ciò che raccoglie consenso. In questo è spietato e va alimentato continuamente. La qualità dei contenuti fa la differenza.
Qual è il tuo social preferito quando si parla di comicità?
Instagram, tutta la vita.
Cosa ti piace di più e cosa ti piace di meno del tuo lavoro?
Mi piace da matti il rapporto con il pubblico a teatro: l’interazione c’è ovviamente anche sui social, ma a teatro le persone che ridono le senti e la sensazione è fantastica. Mi piace meno la parte burocratica ma, con pazienza, va fatta anche quella.
Cosa suggeriresti a chi sogna di fare il tuo mestiere?
Suggerirei di trattarlo proprio come un mestiere e scrivere come se non ci fosse un domani, nuove idee, nuovi video, nuovi format: è l’unico modo. Non funziona l’improvvisazione: è il testo che tiene in moto tutto.
LineLearner: uno strumento utile per allenare la memoria ed entrare nella propria parte. L’attore carica in PDF il copione, assegna le parti ai vari personaggi e, con un solo tap, l’app lascia “spazio” per le battute mentre fa da lettore per quelle altrui.
💼 Content & Operations Intern @Buddyfit
Società attiva nel mondo fitness
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Laurea in economia o management dello sport
📍 Genova
💼
Junior Data Analyst @Il Lanificio
Azienda di abbigliamento
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Diploma o laurea in economia o ambito gestionale
📍 Biella
💼
Attore/doppiatore @Ciaopeople
Gruppo editoriale
💰 RAL NON INDICATA (impegno 3 giorni a settimana)
🎒 Dizione e capacità di improvvisazione
📍 Napoli
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