Fare i meme è un lavoro
Non è una battuta. I meme sono diventati per alcune persone parte del proprio mestiere. Cominciamo però dalle basi: per quanto comune, il termine meme ha un’origine molto meno nota: è stato coniato nel 1976 dal biologo Richard Dawkins nell’opera Il gene egoista con cui voleva indicare un elemento culturale che si propaga da un individuo all’altro per imitazione.
In questa nuova puntata di In Corso abbiamo intervistato Giulio Armeni, fondatore della pagina social Filosofia Coatta. Ci ha spiegato come funziona il suo lavoro - il memer - e soprattutto ci ha detto che secondo lui la creatività non è affatto minacciata dall’intelligenza artificiale.
L’economia dei creativi a livello globale vale 14 miliardi di dollari l’anno. Mercato che può essere senz’altro eroso dall’IA, basti pensare a tanti contenuti che vengono prodotti in serie e in qualità crescente grazie a software che assemblano video e audio.
Da soft skill forse poco valorizzata finora, la creatività è in cima alla lista delle competenze più richieste nel mondo del lavoro, al pari di pensiero analitico e flessibilità.
Artisti e creativi possono dunque tirare un sospiro di sollievo? Assolutamente no se non si adattano, utilizzando gli strumenti giusti. L’intelligenza artificiale non è in grado di tenere un palco (che sia dal vivo o sui social), intrattenendo le persone. Vale comunque lo stesso suggerimento per non farsi spiazzare: tenere il cervello sempre acceso per capire come migliorarsi.
📈 Dazi e lavoro - L’introduzione delle tariffe da parte dell’amministrazione Trump preoccupa anche sul fronte lavoro. L’automotive è tra i settori più esposti. In Italia secondo i dati di Unimpresa la filiera, composta anche da PMI, rischia di perdere fino a 15.000 posti.
🤔 Non può già farlo l’IA? - In un post su X il Ceo di Shopify Tobi Lütke ha annunciato una novità in fatto di assunzioni, condividendo quanto spiegato ai dipendenti. “Prima di chiedere più personale e risorse, i team devono dimostrare perché non possono ottenere ciò che vogliono utilizzando l'intelligenza artificiale. Come sarebbe quest'area se gli agenti autonomi di IA facessero già parte del team?”.
🤝 Settimana corta - Venerdì pomeriggio libero per le aziende tessile del Piemonte. Si tratta di un benefit che secondo aziende e sindacati è stato spinto dai giovani. Quelle ore in più di tempo libero a settimana vengono riconosciute al posto di 200 euro in più al mese.
“L'intelligenza artificiale non sostituirà gli esseri umani. Ma gli esseri umani con l'intelligenza artificiale sostituiranno gli esseri umani senza intelligenza artificiale”
Karim Lakhani, professore di AI e innovazione alla Harvard Business School
Abbiamo incontrato Giulio Armeni, fondatore della pagina Filosofia Coatta, scrittore e ideatore di meme
Presentati come se dovessi mandare un vocale di 30 secondi
Sono uno scrittore. La mia scrittura nel corso degli anni si è adattata ai tempi. Il linguaggio di internet è pervasivo nella cultura. La forma che va per la maggiore è il meme e la mia figura professionale è quella di un comico e autore satirico. Che lavora molta con internet. La mia vera passione cardine è la scrittura.
Come definiresti il tuo lavoro?
Dipende dalla persona con cui sto parlando. Immaginate la famigerata cena di Natale con i parenti: se devo spiegarlo a una persona over 50 dico che faccio il vignettista satirico. Se ho di fronte uno di Milano dico che faccio il content creator. Se devo essere realistico dico che faccio lo scrittore. Oggi è la scrittura la matrice di tutto quanto, scrivo con meme ma non solo.
Che pensi del mondo del lavoro odierno?
Oggi non sapersi orientare è un pregio, non avere certezze è un pregio.
Cosa suggerisci a chi vorrebbe fare lo scrittore come mestiere?
Molto difficile. Per me è stato tutto poco progettuale. Ho cominciato con la mia pagina quando avevo 16 anni. Ho sempre fatto incursioni altrove, per esempio frequentando corsi di editoria. Ho partecipato a qualche aperitivo, ed è molto importante anche quello. Diciamo che internet con tutti i suoi difetti è stata la vera palestra. Non bisogna aspettarsi un percorso netto. Il grafico in perenne ascesa non esiste. Bisogna imparare a interpretare i numeri e a dare loro un significato, e non feticizzarli.
Quanto si guadagna col tuo lavoro?
Per quanto riguarda i meme su committenza dipende dal cliente. C'è il più facoltoso e il meno facoltoso. Se è facoltoso per un meme in collaborazione si può arrivare anche a 3000 euro. Ma sono realtà che di solito non si mischiano a noi memer (sbagliando). Per quanto riguarda il lato spettacoli, lì dipende dalla capienza dei locali. Diciamo che guadagni quanto uno stand-up comedian. E poi ci sono le lezioni e i talk, per cui vale lo stesso discorso dei meme.
Come si trova lavoro nel tuo settore?
Mettendosi in vetrina, purtroppo. È una roba molto animalesca, devi rilasciare sui social gli stessi feromoni che rilasciano gli animali durante la stagione degli accoppiamenti. In pratica devi dire: "Sono in vendita". Ma su questo non sono molto bravo, quindi direi che bisogna coltivare i rapporti personali, e avere il coraggio di proporsi ogni tanto, perché più si è bravi più può sembrare assurdo che qualcuno abbia bisogno di noi.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
In linea teorica posso uscire a fare una passeggiata quando mi pare.
E cosa non ti piace?
Non mi piace il fatto che non ci sia nessuno a mettermi paletti. Sono io il padrone della bastone e della carota, e questo ti pone in un continuo conflitto con te stesso.
Una volta hai detto che fare meme sarà presto un lavoro. In che senso?
I meme sono ovunque ma non li chiamiamo così. Chi vuole fare comunicazione deve saperli maneggiare. Significa lavorare con pezzi di immaginario collettivo. Devi avere dimestichezza con questi mattoncini. Perché Musk e Trump mandano in tilt la stampa? Perché a mio avviso fanno shit posting, ovvero inquinano il web con tanti contenuti incontinenti: è una dote che apprezzo moltissimo in un comico.
L’intelligenza artificiale ti ruberà il lavoro?
Sono molto tranquillo. Penso che ne derivino più risorse che cose negative. Mi rendo conto di essere fortunato perché i lavori creativi sono quelli meno minacciati. L’IA funziona di meno con l’umorismo. L’umorismo è anticonvenzionale, genera sorpresa. E si basa su quello che è nell’aria, ma non è trascritto. Se ci si basa su un database, per quanto ricco, si offre qualcosa che già c’è.
Sudowrite: è un sito pensato per aiutare i creativi a lavorare, combattendo il classico blocco dello scrittore. Suggerisce spunti e idee grazie all’intelligenza artificiale, senza sostituirsi al talento umano. Può valere anche come tutor capace di suggerire trame, sviluppo dei personaggi e molto altro. La piattaforma è disponibile gratuitamente per un periodo di prova e poi con vari tipi di abbonamento.
Alcune posizioni aperte che sembrano interessanti:
💼 Fundraising Campaign Coordinator @AVSI Foundation
Organizzazione focalizzata su educazione e tutela dei minori
💰 RAL 24K
🎒 Esperienza in enti non profit e inglese fluente
📍 Milano
💼
Digital Art Director @Clementoni
Azienda italiana specializzata nel settore dei giocattoli
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Capacità creazione contenuti in motion design, esperienza di 5/7 anni
📍 Recanati (Macerata)
💼
Copywriter @iubenda
Azienda legal tech
💰 RAL NON INDICATA
🎒 Esperienza di 3 anni nel settore SaaS, competenze nel content marketing
📍 Da remoto
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